Domande
frequenti

La conservativa è una specialità dell’Odontoiatria che si occupa della cura della patologia cariosa, ovvero la carie.
Come dice il nome stesso lo scopo è quello di curare il dente per “conservarlo”, ripristinando la sua anatomia dopo aver rimosso completamente la parte di dente ormai danneggiata dall’attività batterica.
Oggi abbiamo dei materiali fantastici per fare le otturazioni: sono i cosiddetti compositi delle resine fotopolimerizzabili, che induriscono con la luce.
Un professionista deve cercare di realizzare otturazione più simili possibile al dente naturale e non si devono vedere: se si vedono, sono da rifare!

Sì, in condizioni di salute la nostra bocca è abitata da batteri, in parte buoni e in parte patogeni, cioè che potrebbero potenzialmente causare una malattia.
I batteri in generale riescono a convivere in un sostanziale equilibrio; quando però si creano le condizioni per le quali la popolazione batterica “cattiva” prevale ecco che la carie può avere inizio su qualsiasi dente, elementi già devitalizzati compresi.

La scarsa o scorretta igiene orale, alimentazione scorretta, terapia farmacologica, malposizioni dentarie, irregolarità delle superficie dentarie

Cosa è il tartaro? È la placca batterica che si calcifica, si mineralizza e a quel punto il paziente non riesce più a toglierla con lo spazzolino.
Per questo la dobbiamo togliere noi con degli ultrasuoni che sgretolano la concrezione calcarea sulla superficie dei denti: è il lavoro delle nostre bravissime igieniste.
Il tartaro è come una spina in un dito: finchè non lo tolgo le gengive non guariscono!

Sì, anzi è una patologia piuttosto diffusa!
I batteri che si attaccano molto bene al tartaro producono acidi e provocano delle infiammazioni, note come gengiviti.
A volte si crea una infiammazione più profonda sotto la gengiva: questa è la parodontite che, se trascurata, porta alla perdita dei denti anche se sono sani.
La parodontite è purtroppo una patologia molto comune tanto da interessare, nelle sue diverse forme, circa il 30% della popolazione.
È importantissimo quindi fare i controlli dall’igienista, imparare a lavarsi bene i denti e rimanere monitorati nel tempo.

Trattamento endodontico, cura canalare e “devitalizzazione” sono sinonimi.
All’interno del dente e delle radici si trova la polpa dentale formata da vasi e terminazioni nervose; l’endodonzia si occupa della cura di questa parte interna del dente e delle radici.
L’endodonzia riguarda la rimozione della polpa dentaria, ossia dei vasi e del nervo, sostituendone lo spazio da essi occupato con un’otturazione permanente di guttaperca, una gomma naturale non riassorbibile.

La Protesi è una branca dell’odontoiatria che si occupa di creare un manufatto artificiale che andrà a sostituire o a coprire le corone dei denti naturali.
Può accadere un paziente perda gran parte di sostanza della corona dell’elemento dentario (spesso ma non sempre devitalizzato) o addirittura l’elemento dentario completo (corona e radice) e, in questi casi è necessario far realizzare al laboratorio il o i manufatti che andranno a colmare la mancanza. L’appoggio della figura dell’Odontotecnico è fondamentale.

Gli impianti o viti implantali permettono di sostituire un dente mancante senza toccare i denti adiacenti.
Gli impianti sono una protesi di radice in titanio che è un materiale totalmente BIOCOMPATIBILE e quindi non danno rigetto.
Hanno infatti una percentuale di successo molto alta, basta stare attenti ad alcune cose, come i BATTERI (dobbiamo avere una bocca sempre ben pulita e senza infiammazioni); il FUMO (soprattutto nei due mesi seguenti al posizionamento dell’impianto), la MASTICAZIONE scorretta (se un dente su un impianto mastica male può nel tempo “perdere” osso e questo comporta in termini tecnici un “traumatismo occlusale”).
Se seguiamo queste raccomandazioni con cura e facciamo le visite di controllo prescritte i nostri impianti hanno una garanzia a vita.

Che si tratti di ortodonzia infantile o di ortodonzia nell’adulto le premesse fondamentali alle quali non rinunciamo sono tre: serve a raggiungere nel tempo di una stabilità occlusale evitando quindi un ritorno alla situazione occlusale dalla quale si è partiti (recidiva)

La diga di gomma è una tendina che serve per isolare il dente dalla saliva.
Esiste da tantissimo tempo perché è stata creata nel 1864 da un dentista di New York che, stufo di lottare con la saliva che zampillava, ha inventato e messo a punto questo strumento.
La diga di gomma va usata sempre: per effettuare le otturazioni, perchè bisogna che il dente sia completamente asciutto affinchè l’otturazione attacchi bene; per devitalizzare i denti perchè occorre disinfettare il più possibile ed evitare che i batteri entrino nel dente col rischio di compromettere il lavoro; in generale, per protegge il paziente, grande e piccolo!

Le faccette sono un sottile strato di ceramica che viene incollato su tutti i denti anteriori.
Sono come un’unghia in ceramica che viene posizionata sul dente, solo nella parte anteriore e dopo una specifica lavorazione della superficie, e quindi sono poco invasive.
Se non ti piace il tuo sorriso lo puoi migliorare e cambiare!
Le faccette infatti modificano il look dei denti soprattutto intervenendo sul colore ma anche sulla loro forma e lunghezza.

Le recessioni gengivali sono le gengive che scappano, si ritirano.
Possono essere provocate da diverse cause, a partire da uno spazzolamento scorretto, troppo vigoroso.
Oppure possono essere causate da un trauma dentale, cioè da un dente disallineato che quindi non mastica bene.
In molti casi però le recessioni gengivali sono associate alla malattia parodontale, una patologia molto comune tanto da interessare, nelle sue diverse forme, circa il 30% della popolazione.

Le recessioni frequentemente si trovano sui canini che sono dei denti posizionati sulla curvatura delle nostre arcate, dove l’osso si assottiglia.
Se l’osso scappa la gengiva segue, perchè la gengiva è come un lenzuolo che lo ricopre.
Per risolvere questo problema ci si deve sottoporre ad un piccolo intervento di microchirurgia: così la recessione sparisce.
In generale si preleva del tessuto, piccoli pezzi di gengiva dal palato o a volte anche dalla zona retro-orale, cioè dove avevamo posizionato il dente del giudizio superiore.
E poi questi lembi di tessuto si innestano là dove ci serve.

Si tratta del Bruxismo.
Non si tratta è una malattia ma di una parafunzione che porta però inesorabilmente alla distruzione dei denti e ad un invecchiamento precoce del tuo sorriso.
Il digrignamento dei denti è come un tic nervoso, un modo che molti hanno di eliminare lo stress di notte “sfregando” i denti tra di loro.
Questo sfregamento determina dei cristalli di idrossiapatite di smalto che smerigliano i denti, si creano delle faccette di usura, e questo pian piano consuma i denti, facendoli apparire più vecchi: l’usura porta anche a cambiare colore ai denti che invecchiano precocemente, scuriscono, ingialliscono, diventano addirittura più marroni.
Si può intervenire? Sì, non si può eliminare il bruxismo ma si può evitare questa usura.
Il rimedio c’è ma bisogna studiarlo attentamente per ogni paziente. Si tratta di un BITE, un apparecchio che viene normalmente indossato di notte e tolto di giorno, che può arrestare il problema dell’usura dei denti. Il bite divide le arcate e il digrignamento notturno, pur procedendo, consuma il bite ma non lo smalto.
Per ridare importanza al sorriso e rimettere tutto quello che hai consumato occorre comunque studiare un piano di cura individuale: rimettere uno smalto usurato è difficile ma non impossibile!

denti del giudizio si chiamano così perché spuntano verso i 18/20 anni, quando si presume che uno faccia giudizio!
Quelli inferiori in particolare sono spesso un problema soprattutto perché non hanno mai spazio. In generale, anche se riescono a uscire, magari non lo fanno completamente e inoltre sono impossibili da pulire, anche per noi!
L’eruzione di questi denti, quando spuntano, non è mai sincrona con il loro antagonista e per questo i denti del giudizio spesso sono posizionati male e danno fastidio anche in masticazione.
Quindi: togliamoli!

La germectomia è l’estrazione dei denti del giudizio inferiori in modo precoce, quando i ragazzi hanno intorno ai 12/16 anni perché non hanno ancora le radici formate e quindi risulta essere un intervento relativamente semplice. Io la consiglio sempre!
Non dimentichiamo che spesso le radici dei denti del giudizio hanno a che fare anche con il nervo mandibolare che è un nervo importante e che è meglio non toccare: per questo procedere con le germectomie da ragazzi è una decisione molto intelligente!

Tutti vogliono avere i denti bianchi! Lo sbiancamento è possibile. 
La sostanza che sbianca i denti funziona bene perché il processo di sbiancamento parte dall’interno.
È come un’acqua ossigenata molto potente, si chiama perossido di carbammide. Il processo si può realizzare in diversi modi.
O in studio in due sedute, una volta i denti superiori e una vota i denti inferiori. Oppure si può procedere con delle mascherine a casa, con uno sbiancamento domiciliare.
Entrambi funzionano molto bene, a volte si associano anche.
Lo sbiancamento in generale non dà problemi: al limite crea un po’ di sensibilità, ma è un effetto completamente reversibile. Di base occorre però avere una bocca sana, non è possibile procedere su un paziente che presenta carie o infiammazione gengivale o altro.
Quindi prima occorre risanare ogni patologia e poi finalmente posso sbiancare i denti!
Se un paziente ha già delle otturazioni bianche, fatte imitando il colore dei denti, ma che io voglio sbiancare?
Se le otturazioni sono fatte bene il dente si sbianca e i compositi, i materiali utilizzati adesso per le otturazioni, sono abbastanza camaleontici e quindi prendono il colore dal dente sbiancato.
Di conseguenza le otturazioni non rappresentano un ostacolo, ma se proprio dobbiamo ritoccarle abbiamo comunque la possibilità di intervenire.

In Studio abbiamo impostato un percorso di formazione e prevenzione come un gioco, perché ad un bambino non si possono dare delle regole troppo serie!
Ogni bambino viene visto ogni due mesi dall’igienista e non solo gli puliamo i denti ma controlliamo come se li pulisce lui stesso a casa, e quindi cambiamo strumento se non riesce a farlo in modo efficace.
Durante questi appuntamenti gli diamo un premio se migliora, e gli assegniamo dei compiti da fare per la sua igiene orale: ma sempre dei compiti che sono come un gioco!
Dopo un anno se non riusciamo ad insegnare al bambino come si puliscono al meglio i suoi denti andiamo avanti per un altro anno finchè non impara.
Avere dei bambini che collaborano e che alla fine apprendono al meglio come si puliscono i denti è il massimo!

Il paradenti è un dispositivo in plastica morbida che serve a proteggere la bocca (denti, guance, lingua e mandibola) da eventuali urti che possono capitare durante lo sport.
Mentre si pratica sport, il 30% degli atleti subisce traumi, di cui il 60% è alla bocca.
Solo il 2% degli atleti, però, ha dichiarato di conoscere il paradenti o di utilizzarlo.
Solitamente i ragazzi usano paradenti universali acquistati in farmacia o forniti dalle società sportive. Un paradenti su misura permette invece il massimo confort e anche una migliore respirazione.
 È doveroso quindi rivolgersi a chi è esperto e sa consigliarti nel migliore dei modi. 
Lo Studio può seguirti e trovare la giusta soluzione per te che ami lo sport.

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